Il problema delle fonti

Il medioevo è un periodo estremamente avaro di testimonianze dirette di donne. Nell’avvicinarsi alle figure femminili di quest’epoca si hanno a disposizione quasi esclusivamente testi che “parlano” di esse, ma che sono stati scritti da uomini. È inevitabile, dunque, il confronto – lo scontro – con una sorta di “filtro” molto pesante, che non permette una conoscenza diretta di quello che le donne pensarono di sé o dei loro rapporti con la società e con il mondo maschile. Le fonti mostrano invece soprattutto quello che delle donne pensavano gli uomini.

Ad avere il controllo della scrittura e della trasmissione della conoscenza erano soprattutto gli ecclesiastici; dunque le notizie sulle donne giungono a noi attraverso le parole di coloro ai quali erano imposti celibato e castità: uomini per necessità assai distanti dalle donne e ingnoranti del mondo femminile, possessori per lo più di un’ideologia fortemente maschilista, tesa a esasperare e condannare vizi e imperfezioni femminili.

Non solo vecchie pergamene…

Benvenuti a tutti! Questo blog fa parte di un progetto per un corso di applicazioni informatiche alle scienze storiche e vuole essere occasione per presentare e discutere le tematiche di ricerca che più mi stanno a cuore. Si parlerà dunque di storia, in particolare di storia medievale, il che – ve lo assicuro – può risultare estremamente attuale. Nel corso delle mie ricerche mi sono occupata in particolare di storia delle donne nel medioevo, e dunque su ciò verteranno principalmente i contenuti di questo blog. Si tratta di un tema che permette, tra l’altro, di spaziare dalla storia sociale alla storia politica, dalla storia religiosa alla storia economica, e così via.